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Associazione
ciclo-turistica affiliata FIAB
Abbiategrasso - Milano |
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![]() Numeri vincenti estrazione premi serata Cappelletta FIAB-Abbiateinbici
![]() ![]() ![]() Assemblea ordinaria 21 feb 2018: regolamento
In allegato trovate il
regolamento con le modalità di convocazione dell'assemblea e di voto.
La stesura di questo documento si è resa necessaria per adeguare le
nostre procedure a quelle della Fiab nazionale e rendere quanto più
trasparente possibile il processo di scelta dei consiglieri.![]() ![]() *** ![]() ![]() Sperando
di far cosa gradita vi mando il collegamento del video di Carlo Previdi
sulla via francigena (quello che non è stato possibile vedere durante
la nostra serata dedicata ai cicloviaggi). Cliccate sul link e divertitevi!
Il 28 settembre, in Parlamento la Legge Quadro sulla Mobilità Ciclistica –
presentata nel lontano 2014 – è stata nuovamente ritirata dalla
discussione a causa di un parere non positivo da parte della
commissione del Ministero dell’Economia e Finanza (MEF).Stiamo lottando
con tutte le forze contro questo scandalo e vi chiediamo di diffondere
questo messaggio affinchè quante più persone possibili siano a
conoscenza di questa incomprensibile ostilità verso la mobilità
ciclistica.
Per saperne di più leggete qui http://www.fiab-onlus.it/bici/ Lo sapete quanti pedoni, bici e auto si muovono nel centro storico in un giorno di mercato?
In occasione del censimento delle bici fatto durante la settimana della
mobilità sostenibile, quest'anno abbiamo anche voluto valutare il
traffico nel centro storico, contando quanti pedoni, ciclisti e veicoli
sono passati in via Negri/ piazza Castello, via XX settembre, via
Annoni e ponte di san Pietro tra le 10 e le 11 del mattino di un giorno
di mercato. I risultati di questo monitoraggio sono riassunti nel
documento che trovate in allegato; vi invitiamo a leggerlo con
attenzione, perchè i dati sono, a nostro avviso, molto interessanti.
Venerdì scorso 3 novembre lo abbiamo illustrato al sindaco Nai e al
vicesindaco Albetti e abbiamo evidenziato come, secondo noi, per
risolvere il problema della congestione del traffico veicolare in
centro sarebbe meglio scoraggiare l'ingresso delle auto piuttosto che
aprire altre vie di uscita per facilitarne il deflusso; abbiamo anche
proposto di avviare una sperimentazione che preveda la attivazione
della ZTL dalle 9 alle 12 del martedì e venerdì, in concomitanza con la
massima affluenza di pedoni e ciclisti verso il mercato; abbiamo
inoltre segnalato la necessità di provvedimenti di moderazione del
traffico in via Leonardo da Vinci e di attività di controllo da parte
della polizia urbana nella zona 30 di corso san Pietro/ via Legnano.
![]() Il nostro rapporto sul traffico su "La voce dei Navigli"
La "Voce dei
Navigli" ha dedicato una intera pagina al nostro rapporto sul traffico,
con le nostre osservazioni e suggerimenti. Chi non ha avuto l'occasione
di vedere l'articolo, può leggerlo nell'allegato
![]() Approvata
in via definitiva la Legge Nazionale sulla mobilità ciclistica: è un
momento storico per Fiab e l'Italia. Fiab, già nel 2007 aveva
presentato la sua proposta per sviluppare una politica nazionale della
ciclabilità, e finalmente oggi,
dopo 10 anni, abbiamo una legge che sancisce che la bicicletta
non è "un gioco per il tempo libero", ma un vero mezzo di trasporto al
pari degli altri, inserito nelle attività di sviluppo del Ministero dei
Trasporti e per il quale sono necessari interventi per la crescita,
come si fa per gli altri mezzi di trasporto. Il risultato di oggi è
frutto di un lungo lavoro trasversale di tanti soci e
socie che in questi anni non hanno mai smesso di crederci, di proporre,
di confrontarsi con la politica e gli amministratori pubblici.
Ci uniamo anche noi agli evviva, ai complimenti alla nostra Presidente e a tutti quelli che hanno lavorato duramente per il risultato raggiunto, che viene da lontano ma arriva oggi come regalissimo natalizio, veramente il migliore! In sintesi cosa prevede la legge: d'ora in poi ogni amministrazione (nazionale, regionale, comunale) dovrà pianificare la mobilità ciclistica alla pari di qualsiasi altra rete trasportistica, che deve essere pensata, pianificata e realizzata, con l'obiettivo di migliorare la qualità urbana, l'ambiente e le città, oltre che di promozione turistica. In più ci sono disposizioni per i comuni che devono mettere in atto strumenti urbanistici per realizzare le velostazioni, gli stalli per bici e approvare regolamenti edilizi che consentano il parcheggio delle bici negli spazi condominiali. Ci sono altri aspetti secondari anche se importanti (come ad es. la possibilità di installare portabiciclette a sbalzo sugli autobus) ma l'aspetto fondamentale è il principio generale del codice della strada che non deve più garantire solo la fluidità del traffico, ma da oggi in poi dovrà anche garantire la mobilità sostenibile e la circolazione dei velocipedi. Per saperne di più sui provvedimenti che sono indicati nella legge:
http://www.fiab-onlus.it/bici/attivita/proposte-di-legge/ Qui sotto il comunicato del ministro delle Infrastrutture e dei trasporti (ANSA) - ROMA, 21 DIC - "La mobilità ciclistica è una priorità per le città. Oggi è legge". Lo afferma, in una nota, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, dopo l'approvazione della Legge sulla Mobilità Ciclistica. "La Cenerentola della mobilità, la bicicletta, assume pari dignità in città, in periferia e nei percorsi turistici, rispetto agli altri mezzi e guida il cambiamento verso la mobilità dolce e alternativa. È uno scatto culturale e nella pianificazione delle opere, per il quale il nostro Paese è pronto e di cui dobbiamo ringraziare tutti i Parlamentari con i quali abbiamo collaborato, a partire dal relatore on. Paolo Gandolfi e al Sindaco e Presidente dell'Anci, Antonio Decaro". "Continua, con soddisfazione, l'azione per aumentare la ciclabilità e la sicurezza dei ciclisti. - conclude il Ministro - Va in questa direzione il decreto firmato oggi da 14,8 mln alle Regioni per 70 percorsi e piste ciclabili in sicurezza. Per avere sempre più ciclisti dobbiamo avere più piste ciclabili e più sicure". L'8 gennaio PresaDiretta di Rai 3. Il titolo: La Bicicletta ci salverà.
Parte dei contenuti sono stati forniti da FIAB, e che la bicicletta sia protagonista sulla RAI in prima serata è già una notizia! ![]() ![]() Numeri vincenti Sperando
di far cosa gradita vi mando il collegamento del video di Carlo Previdi
sulla via francigena (quello che non è stato possibile vedere durante
la nostra serata dedicata ai cicloviaggi). Cliccate sul link e divertitevi! http://www.100bikes.cycluspaper.com/ VAI IN BICI AL LAVORO? Oppure lavori ma non ci vai in bici?
![]()
In ogni caso, raccontacelo! partecipa al sondaggio on-line “IN BICI AL LAVORO: COME E PERCHÈ” organizzato da FIAB. Compila il questionario collegandoti al link Inoltre FIAB sorteggerà tra tutti i partecipanti all'indagine diversi premi: un Ciclo-viaggio FIAB nazionale gratis a scelta e un'iscrizione gratuita al Cicloraduno Nazionale sul Garda (formula weekend), un soggiorno per 2 notti/2 persone al Bike Hotel Santoni sul Garda, 2 caschi Abus. Quindi, non perdere tempo, dacci una mano a capire la realtà della mobilità ciclistica e poi preparati per una bella avventura in sella! ![]() ![]() ![]() Settimana europea della mobilità sostenibile “Scegli Cambia Combina” L’edizione 2015, che si terrà dal 16 al 22 settembre prossimi, vuole porre l’attenzione sull’importanza dell’intermodalità tra mezzi di trasporto diversi (es. treno + bici), quale scelta strategica per una migliore mobilità urbana. Abbiateinbici in collaborazione con l'Amministrazione di Abbiategrasso raccoglie spunti e idee con l’obiettivo di incoraggiare i cittadini all’utilizzo di mezzi di trasporto alternativi all’auto privata per gli spostamenti quotidiani. Andare a piedi, in bicicletta, sui pattini, in monopattino ecc. permette di vivere il territorio in maniera più consapevole ed appagante. Siamo alla ricerca di idee che mettano in evidenza tutte le potenzialità della mobilità sostenibile. Si accettano proposte di trekking urbano, itinerari enogastronomici, passeggiate alla scoperta del patrimonio storico-artistico-ambientale, marce non competitive, performance itineranti e… diteci voi! Non è necessario che le idee siano strutturate: lavoreremo insieme per trasformarle in proposte. Che siate un’associazione, un comitato, un gruppo di amici, o un singolo con un’idea innovativa, inviateci le vostre idee entro il 31/10/2015
Tutte le proposte elaborate saranno disponibili sul nostro sito per offrire alla cittadinanza esperienze inedite e percorsi da scoprire in compagnia. ![]() ![]() Paciclica è una manifestazione FIAB che pedala per la Pace dal 2003. Da quella prima volta ha coinvolto centinaia e centinaia di ciclisti provenienti da tutta Italia per partecipare alla Marcia per la Pace e richiamare l’attenzione sul nesso inscindibile tra Pace e Sostenibilità ambientale. Paciclica dà appuntamento a tutti i ciclisti a Perugia sabato 18 ottobre per partecipare alla Marcia della Pace Perugia -Assisi che si svolgerà domenica 19 ottobre 2014. In bici da tutta Italia per una marcia europea a 100 anni da quell’inutile strage che fu la prima guerra mondiale, con cui vogliamo rilanciare il progetto di un'Europa di pace, un'Europa dei cittadini, inclusiva, solidale e nonviolenta. per ulteriori informazioni vedi il sito: www.paciclica.it La prossima marcia per la pace Perugia-Assisi si svolgerà il 19 ottobre 2014 ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() SOLIDARIETA'
BICI & ABBRACCI
Un tandem solidale. Primo,
perché l'assemblaggio coinvolge soggetti affetti da autismo che
sperimentano l'integrazione nella società con il lavoro. Poi perché
Hugbike, letteralmente 'bicicletta degli abbracci', si guida da dietro,
abbracciando il passeggero che sta seduto davanti. La speciale due
ruete nasce da un progetto benefico sviluppato con la cooperativa Opera
della Marca di Treviso.
![]() ![]()
Vi segnalo un libro molto interessante e divertente, pubblicato di recente da Ediciclo. Con “La bicicletta di bambù” Matteo Sametti racconta il suo viaggio in bicicletta di quasi 8400 km percorso in 75 giorni attraversando dieci stati da Lusaka nello Zambia fino a Londra.
Matteo, che ha utilizzato appunto una bicicletta di bambù, ha compiuto
questo raid per raccogliere fondi da destinarsi alla realizzazione
di una nuova scuola, nel Nkomeshya’s Senior Chiefdom, in Zambia.
![]() ![]() ![]() anche Abbiateinbici ha ricordato la tragedia del Vajont ![]() UNA PISTA CICLABILE PER ACCEDERE SICURI IN BICICLETTA ALL’AEROPORTO DI MALPENSA FIAB PROMUOVE UNA PETIZIONE INDIRIZZATA AL PRESIDENTE DELLA REGIONE LOMBARDIA, ROBERTO MARONI Per firmare clicca qui http://chn.ge/1aFycDf Una petizione online
indirizzata al Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, è
stata lanciata per chiedere di riconoscere come opera strategica la
realizzazione di un collegamento ciclopedonale di 3,3 Km lungo la
statale 336 indispensabile per l’accesso in bicicletta all’aeroporto di
Malpensa da parte di lavoratori e turisti.
L’iniziativa è stata messa in atto dall'associazione FIAB di Cardano al Campo (VA) insieme all'Amministrazione comunale, ai comuni limitrofi di Gallarate, Casorate. S, Somma L., Vizzola, e con la collaborazione del Parco del Ticino. Ma qual è il problema? Lo spiega il presidente dell’associazione FIAB Amicinbici di Cardano al Campo, Luigi Iametti: “Da anni è ormai impossibile raggiungere l’aeroporto di Malpensa in bicicletta perché vietato, oltre che rischioso, percorrere la statale 336, unica strada di accesso. Tale ostacolo non solo impedisce ai 20.000 addetti che lavorano nel bacino aeroportuale di poter scegliere di utilizzare la bicicletta negli spostamenti casa-lavoro, ma inibisce anche il collegamento con il reticolo di strade ciclabili dei Comuni limitrofi e del Parco del Ticino. Chiediamo di realizzare una pista ciclopedonale di soli 3,3 lungo la statale 336 e di inserire tale intervento nel piano regionale della mobilità ciclistica”. E' un progetto già predisposto dall’ANAS nel 2002 ma mai attuato. La pista ciclopedonale che dovrebbe correre sul lato sinistro della statale in direzione Malpensa contribuirebbe a ricucire i territori divisi in due dalla 336, integrando la rete di percorsi ciclabili esistenti all’interno del Parco del Ticino con quella dei Comuni attorno a Malpensa per sviluppare un sisteme di mobilità in bicicletta utile tanto agli abitanti dei comuni della zona che ai cicloturisti”. ![]() I possessori dei biglietti vincenti potranno ritirare i premi entro il
15 novembre 2013, il mercoledì sera presso la sede di ABBIATEinBICI-FIAB, c/o bar Marta viale Sforza 76, previo accordo telefonico chiamando il n. 349.46.29.942 ![]()
Restano poche settimane per firmare la petizione di iniziativa popolare
europea. Il limite dei 30 chilometri all'ora rappresenta un modo
economico e popolare per aumentare la sicurezza, ridurre l'inquinamento
e promuovere un modo di muoversi più intelligente.
I 30 km/h devono diventare il limite di velocità standard per villaggi, paesi e città, in cui le autorità locali avranno la possibilità di decidere sulle deroghe. Tutto ciò verrà consegnato all'agenda della Commissione europea. Vogliamo che la Commissione presenti una proposta per introdurre il limite di velocità di 30 km/h. LA BICI, UNA STORIA INCREDIBILE E PROTAGONISTA DI UNA PASSIONE…… EROICA Venerdì 15 marzo alle ore 21 presso la Sala Consiliare del Castello Visconteo della nostra città, MeditAzioni in sella e l’associazione ABBIATEinBICI - Fiab, con il patrocinio del Comune di Abbiategrasso, presenteranno una serata speciale, dedicata all’evoluzione della bici nella storia, nella società e nella cultura. Dal ferro all’elettronica, dal metallo alla fibra di carbonio, dal velocipede alle meraviglie dei nostri giorni, la bici ha attraversato la storia dell’uomo nel corso della propria esistenza plurisecolare. Guido P. Rubino, grande esperto di bici e ciclismo, nonché autore di articoli, rubriche e manuali per riviste specializzate in ciclismo,ci porterà a conoscere gli aspetti più interessanti e appassionanti di questo straordinario percorso evolutivo dal passato fino al presente e alle tendenze del prossimo futuro. Nello stesso tempo illustrerà come, accanto alla spinta sempre più tecnologica e performante, abbia preso piede l’attenzione verso quanto di buono si sia realizzato nel passato,riscoprendo autentiche… vecchie glorie a due ruote e percorsi davvero suggestivi. Da questi presupposti è nata l’Eroica, un’iniziativa concepita “per amore verso quel ciclismo che fece scrivere un bel po’ di storia e tanta letteratura italiana, con l’intento di ricercare le radici autentiche di uno sport bellissimo”. L’ Eroica è una gara che si dipana nella Toscana più suggestiva, tra i colli del Chianti, sulle strade bianche ancora esistenti, permettendo a chi vi partecipa di rivivere l’atmosfera del ciclismo d’epoca. La serata è inserita nell’ iniziativa MEDITAZIONI IN SELLA , che ha ottenuto il patrocinio della Campagna Europea per la mobilità sostenibile e che intende far conoscere ed apprezzare ancor più la bicicletta come strumento in grado di realizzare qualsiasi viaggio… e sogno. Sarà la seconda di sei serate che si terranno nel circondario. Le tematiche toccate saranno svariate, come la qualità della vita,la mobilità sostenibile, l’urbanistica, la conoscenza tecnica del mezzo nonché l’abbigliamento specifico,la preparazione di un viaggio, le esperienze più varie ed originali di vivere la bicicletta. Vi aspettiamo
numerosi. Abbiateinbici Chi va a scuola in bici merita un premio comunicato per tutti i bambini delle scuole elementari In un giorno a sorpresa tra il 17 e il 25 settembre tutti i bambini delle elementari che andranno a scuola in bicicletta riceveranno un omaggio
offerto dai commercianti abbiatensi. ![]() ![]() ![]()
Il sito FIAB Area Tecnica,
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![]() LIB 11_volant_A4_low.pdf | ![]() LBT_promo_A4_low.pdf | ![]() cs_ultimo.pdf |
Diario sui pedali
by RNV![]() |
La Stampa 18 giugno 2011
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L'Italia non è un Paese per ciclisti
CESARE
MARTINETTI
A Parigi, come ciclista, sono stato
investito da un tassì in rue de Rivoli dove, come sui grandi
boulevards, lo spazio «ciclabile» è banalmente previsto sulle
corsie preferenziali in promiscuità con i mezzi pubblici. A Berlino,
come pedone, sono stato investito da un ciclista che viaggiava altero
sullo stretto nastro ciclabile che una anonima striscia bianca gli
riservava sul marciapiede di Oranienburger strasse in promiscuità
con i bipedi umani. A Londra un amico ciclista, prima di salire in
bici, mi ha consigliato il caschetto e lo spirito del «fighter»,
del combattente. In Italia c’è da sperare in bene.
Da noi i ciclisti muoiono da due a
cinque volte più che nel resto d’Europa. Soggetti silenziosi,
discreti, puliti, ma soprattutto deboli. La mattanza di Lamezia è
l’improvvisa epifania di un dramma che corre tutto l’anno sulle
strade. È un’altra anomalia italiana. Il drogato che corre come un
pazzo sulla corsia opposta è un accidente che non fa sistema. Ce ne
sono - eccome - anche nei Paesi della vecchia e più educata Europa
dove la bicicletta è invece amata e rispettata. Eppure anche lo
spaventoso incidente di domenica mattina difficilmente sarebbe
successo in Francia, Germania, Belgio per non parlare dell’Olanda.
Semplicemente perché là i ciclisti hanno un sistema di ciclostrade
sulle quali si possono incontrare trattori, rare automobili in
transiti locali, ma per il resto una folla di altri «routards»
sulle due ruote.
Il cicloturismo è nel suo piccolo un
fenomeno di massa. I tour operator organizzano ogni tipo di vacanza,
forniscono bici, itinerari, prenotano hotel e ristoranti, un
furgoncino segue e precede il gruppo portando i bagagli. Si va da
locande e trattorie a lussuosi cinque stelle. L’Europa è percorsa
da carovane di ciclisti. È un turismo d’élite, ma ha la sua
consistenza. Lungo i grandi fiumi - Elba, Danubio, Loira - e le reti
di canali che collegano Francia, Germania e Olanda corrono vie
ciclabili che cuciono una geografia di luoghi minimi in un’ecologia
del viaggio che non è più sinonimo di snobismo.
Da quelle parti, però, anche i treni
locali prevedono passeggeri dotati di biciclette che raggiungono le
ciclostrade sui mezzi pubblici. A Berlino è facile trovare ragazze e
ragazzi che scendono in metrò portandosi la bici. Insomma un sistema
che i poveri caduti della statale 18 della Calabria di domenica non
si sognavano nemmeno.
In città la convivenza dei tre
soggetti - ciclisti, pedoni, automobilisti - è ancora più
problematica. I ciclisti vanno protetti dagli automobilisti, ma anche
i pedoni vanno protetti dai ciclisti. E chi va in auto si protegga da
solo andando piano, visto che ha la «corazza». Le piste ciclabili
sono abbastanza? Ma poi servono davvero?
Il luogo dove tutto questo appare
miracolosamente e virtuosamente convivere in forma di autoregolazione
è una città come Amsterdam. Le «piste» sono spesso nient’altro
che uno spazio di cinquanta centimetri che corre tra i marciapiedi e
le auto, ma tutti sanno che c’è e lo rispettano. I semafori con le
sagomine delle bici regolano virtuosamente le precedenze. Laddove lo
spazio è promiscuo, la velocità è moderata e qualche breve
scampanellata rompe il silenzio tipico delle città nordiche. Nelle
grandi città padane - Ferrara, Mantova, Parma, etc - è l’abitudine
e il carattere a rendere civile l’esistenza delle due ruote.
I pedoni italiani odiano i ciclisti che
vanno sui marciapiedi o sotto i portici e hanno ragione. I ciclisti
odiano gli automobilisti che non li considerano come un veicolo degno
dello stesso diritto di precedenza, per esempio. Il vero incubo del
ciclista sono le portiere che si aprono all’improvviso (causa di
molti incidenti). Pedalare sui marciapiedi e in mezzo alle vie è a
volte una soluzione di difesa e insieme sopravvivenza. Nella giungla
delle grandi città italiane, come a Londra, bisogna davvero essere
dei fighters.
Come acqua bèlla fresca, buscènta la toa vos la me riva in su i al de dò roeud, lee la va… lee la vègn a sveglià, desgarbià, fà galìtt in la ment. I dò roeud el manubri, la sèlla e la soa cadèna... La te pias on poo tròpp ? E che ròba la da ? Ma ‘ste cerchet de fà ? Equilibri ghe voeur, pedalà per andà e voeuja on poo de giugà. Se l’è nò pròppi a pòst, mèttegh mann mètteghi adòss… Su ! Sistemela ben che la pòda girà su i strad de campagna e città ma… tocca a tì pedalà ! |
Come
acqua bella fresca, frizzante la tua voce mi arriva sulle ali di due ruote lei va… lei viene a svegliare, sgarbugliare far solletico nella mente. Le due ruote con manubrio, la sella e la sua catena… Ti piace un po’ troppo ? E che cosa ti dà? Ma cosa cerchi di fare ? Equilibrio ci vuole pedalare per andare e voglia un po’ di giocare Se non è proprio a posto metti le mani mettile addosso Su ! Sistemala bene affinché possa girare sulle strade di campagna e città ma…tocca a te pedalare.! |
La Repubblica|TV (13 aprile 2010)
![]() | ![]() | Di sera sempre visibili Nuovi giubbini rifrangenti FIAB per lr ore serali. Finanzia, attuandola subito, la Campagna Fiab. |
Punti patente ai ciclisti illegittimo e anticostituzionale! "Faremo ricorso al giudice di pace" dichiara la FIAB | |
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![]() - Quando la legge si separa dal buon senso di Eugenio Galli |
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![]() ![]() |
Bicitalia:
Ciclovia Svizzera- Mare
bel
servizio del TG3 Regione (Il settimanale) sull'iniziativa
del Coordinamento FIAB del Nord Ovest | ||||||
![]() |
![]() |
![]() Guardalo su | ||||
Dalla
rete nazionale ciclabile Bicitalia ecco il percorso numero
15 - la Via del Mare. Dal Cantone Ticino alla Riviera dei Fiori. |
Quanti
di noi vorrebbero utilizzare la bicicletta
per recarsi al lavoro, per raggiungere i mezzi pubblici, al fine di
evitare il traffico, i parcheggi saturi o inesistenti? La scelta
della bicicletta come mezzo veloce ed efficace per risparmiare soldi
è spesso inibita dalla paura di essere facili bersagli dei
ladri, che in un attimo possono portarcela via.
Secondo
le statistiche con
l’avvento della stagione estiva, i furti di biciclette assumono
un’impennata. Dal catorcio alla bicicletta di marca, tutte sono a
rischio e l’entità del fenomeno dimostra che ci sono ladri
specializzati ben attrezzati ed organizzati.
La
nostra Amministrazione per contrastare questo fenomeno ha avviato
l’istituzione di uno
Sportello
il cui scopo è quello di favorire la denuncia del furto della
propria bicicletta ed è sua intenzione creare anche una mappa dei
furti che deve avere inizio con la denuncia dello stesso come si
evince dall’articolo apparso su Ordine e Libertà di venerdì 8
maggio 2009.
Come
AbbiateinBici-FIAB, potremmo lanciare l’idea di targare le biciclette
che tra i sistemi esistenti sul mercato è il più
economico e di facile attuazione anche con un piccolo contributo che
potremmo chiedere all’Amministrazione affinché i Soci e gli
aderenti all’iniziativa possano iniziare a sperimentare “la
label” alla bicicletta.
In
che cosa consiste “la
targa”? Si tratta di un adesivo che permette di riconoscere la
bicicletta come unica, grazie ad un codice alfanumerico. Inoltre, la
targa prevede anche un vero e proprio libretto di identificazione ed
una registrazione on line. E se i ladri per nascondere che la bici è
rubata staccano l’adesivo, ecco la sorpresa: la targhetta lascia un
marchio indelebile sul mezzo, si capisce così che è stata
staccata. Tutti i dati della bicicletta sono inseriti nel “Registro
Italiano Bici”, con una foto della bicicletta.
Certi,
come molti
sostengono, non crediamo che la targa possa garantire che il mezzo
non verrà mai rubato, ma l’importante è fare un primo passo e
pubblicizzare l’iniziativa: meglio che l’immobilità!
(Fonte sito FIAB) ![]() | ![]() |
Intanto
Obama pedala "Le nostre comunità serviranno meglio tutti i loro residenti se saremo capaci di lasciare a casa le nostre auto, di camminare, usare la bici e altri mezzi di trasporto alternativi" |
(Fonte LaRepubblica.it) ![]() |
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Da New York a Frisco tutti in bici l'ultima rivoluzione dell'America PORTLAND - La rivoluzione avanza silenziosa nelle strade di Portland. La portano avanti uomini e donne senza bandiera, ma con la testa protetta da caschi colorati: indossano giacche di plastica per ripararsi dalla pioggia ..... |
(Fonte LaRepubblica.it) |
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Il bike sharing conquista gli impiegati triplicate le utenze quotidianeRecord di utenze il 18 marzo: 2.631 le bici staccate dalle rastrelliere in una delle prime giornate primaverili. Il servizio è in espansione e si annunciano nuovi parcheggi di Alessia Gallione
Il record, per ora, è stato registrato il 18 marzo. Era un
mercoledì di sole e dalle rastrelliere sono state staccate 2.631
bici. Ma ormai le due ruote gialle del bike sharing si vedono
sempre più spesso per le strade del centro: pendolari appena
sbarcati a Cadorna (la stazione in testa alla classifica come la
più utilizzata), uomini in giacca e cravatta, ragazzi, impiegati.
In crescendo: da una media a febbraio di 767 utilizzi al giorno, ai
1.455 di marzo. |
(Fonte sito FIAB)
(Fonte LaRepubblica.it)Se l'auto invade la ciclabile
di Paolo Garimberti
Sabato mattina, ciclabile del Naviglio, direzione Corsico. Al secondo
tornello c´è una macchina schiantata, muso rincagnato, due airbag
aperti all´interno. È la seconda in poco tempo. Stavolta la macchina è
entrata nella ciclabile nottetempo, stando alle poche parole strappate
ai vigili, l´ha percorsa tutta fino a sbattere contro il doppio
tornello rotante riducendolo a una bizzarra scultura di ferro. Chissà
che cosa avevano bevuto o di che cosa si erano fatti i due che erano
dentro per non accorgersi che avevano imboccato una ciclabile. Ma il
punto è proprio questo: perché sono riusciti a entrarci.
Sono
tornato indietro per capire. Il primo tornello, che in realtà è un
semplice paletto (l´altro è stato divelto da tempo), era tutto piegato
verso sinistra, dunque una macchina ci passa eccome. Da quanto tempo
l´accesso alla ciclabile è così facile? Non ricordo, comunque da molto.
Che cosa ci vuole (o ci sarebbe voluto) per ripristinare almeno due
paletti che impediscano almeno l´accesso alle automobili (ai motorini
sarebbe già chiedere troppo)? Niente. Solo semplice attenzione e cura
nella manutenzione. Ma chi se ne frega delle ciclabili. Micano portano
voti. Però non vorrei vedere lacrime di coccodrillo se ci scappa il
morto. Consoliamoci con poco: domani c´è la Milano-Sanremo, annuncia la
primavera e ciclisti in fiore.
(20 marzo 2009)
Parigi
, “a ruba” le biciclette
Successo
trasformato in allarme inciviltà. “Vélib”
(bicicletta libera), il servizio pubblico parigino di noleggio di
biciclette imitato in tutto il mondo, a un anno e mezzo dal lancio
registra numeri da record, nel bene e nel male.
Bilancio: più
di 41 milioni di tragitti effettuati, 170.000 abbonamenti e una
media di 78.000 parigini che usano ogni giorno le biciclette
pubbliche. Ma su 20 mila mezzi a due ruote messi in campo, 7.800
sono scomparsi e 11.600 risultano danneggiati, rivelando un volto
parigino fatto anche di vandalismo, furti e inciviltà, e
venendo a costare caro, troppo.
E' una ciclabile, non una scorciatoia
Repubblica — 12 ottobre 2007 pagina 1 sezione: MILANO
La tragedia del bimbo ucciso a Bormio da due giovinastri a bordo di un enduro non deve portare a frettolose generalizzazioni. Le ciclabili non sono piste della morte come qualcuno ha scritto nell'indignazione retorica del dopo-tragedia. Però il problema dell'eccessivo affollamento esiste e si aggrava. Prendiamo il tratto di ciclabile che corre lungo il Naviglio tra Gaggiano e Abbiategrasso. Lì il passaggio di automobili, trattori e ancor più motociclette è ormai troppo frequente. Il traffico di mezzi agricoli (che lasciano per giunta scie pericolose di erba e rami) può essere dovuto a motivi lavorativi. Ma davvero non ci sono alternative? E le automobili, le moto che passano veloci come se fosse una strada per loro e non per i ciclisti hanno vera necessità? O la ciclabile è una comoda scorciatoia? In tanti anni di frequentazione ho visto una sola volta (giuro) un' auto della polizia municipale, che peraltro non sembrava in servizio di sorveglianza, ma semplicemente di passaggio. Ogni tanto provo a controllare se sulle automobili che sfrecciano in quel tratto ci sia esposto un permesso o un segnale qualunque di autorizzazione. Mai visto uno. Allora, secondo un malcostume tutto italiano, dobbiamo aspettare l'incidente perché il problema venga affrontato? L' altro aspetto dalle sicurezza, che avevo già inutilmente segnalato, è quello dei nomadi che, nel primo tratto (protetto con i tornelli da auto e moto), usano la ciclabile come bagno e lavanderia. Giorni fa un uomo enorme in mutande veniva spugnato con devozione da una giovane donna, con acqua e sapone sparsi sulla ciclabile. Spettacolo indecente e pozzanghera pericolosissima, ma nessuno osa protestare perché l'omone ha l'aria truculenta. Anche per questo aspettiamo il fattaccio?
- PAOLO GARIMBERTI
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